La ipermetropia (detta anche iperopia) è una patologia oculare molto comune, che si manifesta attraverso una marcata difficoltà a mettere a fuoco le immagini a distanza ravvicinata. Tuttavia può anche succedere che anche le immagini da lontano non risultino nitide.
In genere causa non pochi problemi, soprattutto se di entità elevata, durante lo svolgimento delle normali attività della vita quotidiana, come ad esempio la lettura di libri o la scrittura.
Esistono due tipi di ipermetropia.
Nella ipermetropia Assiale, il bulbo oculare è più corto rispetto a quello di una persona con una vista normale. Nella Miopia Refrattiva, la cornea o il cristallino sono troppo piatti.
In entrambi i casi il risultato è che i raggi luminosi si focalizzano oltre la retina, anziché su di essa. Questo provoca una visione sfocata delle oggetti vicini. In questi soggetti la visione migliora man mano che aumenta la distanza tra l’occhio e il soggetto/oggetto da visualizzare.
Si tratta quindi in qualche modo di una patologia oculare opposta alla miopia.
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I sintomi legati all'insorgenza di questo difetto sono normalmente episodi frequenti di mal di testa oppure senso di pesantezza agli occhi. Questi disturbi sono legati al fatto che l’occhio deve compiere uno sforzo maggiore (accomodazione) per cercare di mettere correttamente a fuoco le immagini, che si traduce nello strizzamento degli occhi e talvolta ad una lacrimazione anomala. Nei casi più gravi l’ipermetropia può anche portare all’annebbiamento della vista.
Le cause della ipermetropia sono sia di natura genetica, come nel caso di genitori affetti dallo stesso disturbo, oppure legate a patologie come il diabete, ed in taluni casi ad un uso eccessivo di farmaci. È un difetto che può comparire in tenera età anche se normalmente tende ad accentuarsi con l'avanzare dell'età, quando la capacità di accomodazione dell'occhio diminuisce.
Fortunatamente, l'ipermetropia è un difetto della vista che può essere corretto in diversi modi. Oltre al tradizionale uso degli occhiali, sempre più pazienti preferiscono ricorrere alle lenti a contatto: nel caso specifico lenti a contatto per l'ipermetropia. Sono normali lenti a contatto (dette sferiche) dotate ovviamente di uno specifico potere correttivo cha varia in base al livello di gravità del disturbo.
Per convenzione le lentine che correggono la ipermetropia hanno sempre segno POSITIVO. Questo tipo di lente a contatto è leggermente più spessa al centro che sui bordi, per quanto la differenza di spessore sia impercettibile quando si indossano le lenti. È proprio grazie alla sua struttura che la lente positiva porta i raggi luminosi sul punto corretto della retina.
Esistono in commercio lenti a contatto morbide per ipermetropia a sostituzione giornaliera, quindicinale e mensile e prodotte con materiali diversi, in grado di adattarsi alle più diverse esigenze dei pazienti. Si trovano inoltre lenti a contatto per ipermetropia che possono correggere allo stesso tempo anche l'astigmatismo.
È bene ricordare che le lenti a contatto sono dei dispositivi medici. Quindi per indossarle in maniera corretta è necessario consultarsi con il proprio oculista od un ottico optometrista di fiducia. Senza dimenticare che è ottima norma eseguire controlli regolari della vista, che permettano di avere una valida prescrizione per le lenti a contatto, che consigliamo di rinnovare al massimo ogni due anni.
